Vantaggio o elemosina?

Moderatore: Enzo Maccarone

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Dario
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Vantaggio o elemosina?

Messaggio da Dario »

Buongiorno a tutti,
sono rimasto prima incredulo nel prendere visione di questa nuova formula di gara che verrà applicata al nostro storico "Trofeo invernale", poi focalizzando dettagli ed implicazioni sia nel merito che nel metodo allo stupore è subentrata una sorta di fastidio, e ne spiego subito le ragioni.
Garima ha scritto: TROFEO INVERNALE A VANTAGGIO
Un trofeo invernale tutto nuovo

Il Trofeo Invernale 2020 inaugura una nuova modalità: LA REGOLA DEL VANTAGGIO.
NOVITÀ ASSOLUTA nel panorama del FT e HFT italiano!
Il Trofeo invernale a vantaggio è aperto a tutti i soci di tutte le asd italiane.

La regola del vantaggio è molto semplice: permette ad un neofita di avere le stesse possibilità di vincere di un esperto!
Come è possibile? Grazie a dei tiri in più che il neofita ha rispetto all'esperto.

Quanti sono questi tiri? Meno sei esperto, più tiri a vantaggio hai!

Vi chiederete: "Se non ho mai fatto una gara come posso avere le stesse possibilità dei tiratori lombardi più bravi?"

Chi non ha mai fatto una gara, chi si è appena iscritto, ha il vantaggio più alto in assoluto, ben 12 tiri in più!
Esatto: 12 tiri in più rispetto ai 37 tiri necessari per il nostro percorso formato da 37 sagome.


Il più bravo in assoluto non avrà tiri di vantaggio.
Ogni sportivo, in base ai risultati che acquisirà nel "Trofeo Invernale a vantaggio" avrà dei tiri vantaggio proporzionati al risultato che otterrà.
Gli sportivi che hanno già gareggiato quest'anno nei vari trofei, partono già con dei tiri di vantaggio tra 12 e 0, in base alla loro bravura, gli sportivi che non hanno mai gareggiato, o i nuovi iscritti avranno il massimo dei tiri di vantaggio: 12.

PREMI
per il TROFEO INVERNALE A VANTAGGIO ci sono ricchi premi, necessari ai neofiti che devono procurarsi l'attrezzatura, ma utili anche a tutti gli associati!
La prima e più lampante ragione di questo fastidio è che il nostro ormai storico Trofeo Invernale sia stato declassato da serie di competizioni, di gare, ad una sorta di allenamento collettivo con regole arbitrarie.
Perchè la prima condizione perchè una competizione, una gara sia tale è che i concorrenti siano tutti per quanto possibile nelle medesime condizioni e la vittoria vada al migliore, senza vantaggi, regali o altro per chicchessia.
In questo caso questa condizione viene meno.
Quindi si è rinunciato al trofeo invernale che ci accompagnava dal 2010 per lasciare il posto a questa sorta di allenamento collettivo consolatorio per i meno dotati, vuoi di talento, di tecnica, di tempo da dedicare alla preparazione, o semplicemente di voglia di impegnarsi.
Tutto legittimo e lecito, ma lo sport premia chi fa meglio, altrimenti non è sport.

Un'altra cosa che ho trovato sgradevole è il metodo.
Anzichè magari fare un sondaggio tra i Soci, chiedere un'opinione all'Assemblea, che non dimentichiamo è il maggior organo deliberativo all'interno di un'Associazione, si è preferito fare le cose in gran segreto tra un numero molto ristretto di persone (fino al 05/09/20 ero nel Consiglio Direttivo ed a quella data sull'argomento non si sapeva nulla) calando le cose dall'alto a pochi giorni dall'evento.
Oppure è stato chiesto solo ad alcuni Soci?
Evidentemente a questo cerchio magico decisionale non importa nulla del parere dei Soci, o comunque questo è ciò che traspare da un siffatto modo di operare.
Sarebbe anche interessante, oltre che doveroso, da parte del Consiglio Direttivo pubblicare la delibera sull'adozione di questa nuova formula di gara.

Tempo fa con Vincenzo Maccarone ci prendemmo cura di rimettere in efficienza il vecchio campo di Lazzate dopo il taglio del bosco e si discusse sulle caratteristiche che avrebbe dovuto avere questo campo.
Il primo requisito che si decise dovesse soddisfare fu che avrebbe dovuto consentire un veloce svolgimento delle gare, soprattutto in vista dell'approssimarsi dell'inverno per esporre i tiratori al freddo per meno tempo e per consentire a chi tra di loro lo desiderasse di rientrare in famiglia per il pranzo.
Da queste considerazioni scaturirono i 37 bersagli con percorsi separati full e depo con 3 bersagli per piazzola.
Ora con questa formula anche chi ha terminato i propri 37 bersagli dovrà aspettare che altri terminino i propri 49.
Dov'è la ratio?
Passata la paura del freddo, la voglia di pranzare in famiglia?

Qual'è lo scopo che si voleva raggiungere nell'adottare questa formula?
Posso capire quei Soci che alla fine si scocciano di pagare cifre per concorrere alla formazione di un montepremi che alla fine andrà sempre agli stessi.
Questo è un vecchio problema al quale a suo tempo si rimediava mettendo i premi a sorteggio, in modo che chiunque avesse la possibilità di aggiudicarseli. Ma i premi, non la vittoria.
La vittoria deve andare al migliore, altrimenti è un'elemosina, un'offesa!
Se mai dovessi vincere una gara grazie a formule del genere me ne vergognerei piuttosto che non esserne orgoglioso.
A chi vince può bastare vedere il proprio nome in cima alla classifica.
Ma il premio, quello che è costato soldini in egual misura a tutti dal primo all'ultimo, può essere messo in palio ad estrazione in modo che tutti abbiano in egual misura la possibilità di aggiudicarselo, come peraltro era già stato fatto con successo in passato.

Poi non importa quale sia il criterio con cui si attribuiscono questi tiri supplementari, è un criterio comunque arbitrario che nulla ha a che vedere con le regole del Field Target.

Inoltre visto che queste gare sono aperte a tutti i tiratori di tutte le ASD italiane, perchè sulla lista pubblicata compaiono solo i tiratori della ASD Lombardia Field Target?
Poi mi sembra palese qualche incongruenza tra il numero dei premi e quello delle categorie, così come non è specificato come verranno suddivisi i premi tra FT ed HFT ed eventualmente come verranno allineate le due specialità, oltre che le depo con le full, visto che hanno due percorsi diversi così come di conseguenza diverse sono anche le difficoltà.

Altra cosa, lo scarto: parlando con alcuni membri del Consiglio Direttivo mi pare concordassero sull'utilità di avere le gare di scarto, sia per venire incontro a quei tiratori che per una qualsiasi ragione non possono partecipare ad una gara, che per non demotivarli dal partecipare alle altre.
Ed anche qua, meraviglia delle meraviglie, lo scarto è scomparso.
Perchè? Dov'è la ratio?
Oppure ho capito male io? :mrgreen:

P.S. scrivo qua per non sporcare il topic dell'evento.
Saluti,
Dario
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Giorgio Mascaretti
Lombardia FT
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Re: Vantaggio o elemosina?

Messaggio da Giorgio Mascaretti »

Mi permetto di riprendere quanto scritto da Dario per aggiungere la mia.
Premesso che non è un giudizio nei confronti del Direttivo, al quale andrà sempre la mia riconoscenza perché con il loro lavoro e la loro assunzione di responsabilità, con il loro tempo mi permettono di praticare questo meraviglioso sport.
Così come sarò sempre grato a quelli dello "zoccolo duro", a quelli che ci sono sempre stati, Dario, Enzo, Mario, Daniele, Stefania, Salmistraro, che oltre a darsi da fare sono la testimonianza storica di quello che è e deve essere il Field Target.
In effetti la formula dei vantaggi è mutuata da altri sport, come il Golf, da questo punto di vista, e per il suo scopo, cioè permettere teoricamente gare equilibrate, è lodevole.
Però se ripenso a qualche anno fa quando ho cominciato, sono sicuro che i "vantaggi" non avrebbero fatto la differenza.
Nel 2006 o 2007 ho comprato una depo a molla senza sapere cosa fosse il FT, poi cercando in internet notizie sulla carabina ho trovato: "Gara notturna di Field Target a Monasterolo del Castello" ....
Folgorazione, la mia fantasia diventava realtà, c'era qualcuno al mondo che aveva pensato di fare quello che mi sarebbe sempre piaciuto.
E da lì ho scoperto le carabine con il Nikkone e la ruota dei vari Bindella e Corallo (che avevano già la Steyr ..), il Papi, Furettino, la 77 scarrellante del Grillo che dopo 30.000 colpi si era crepata e lui l'aveva saldata.
Facevo 10 punti meno di loro e tornavo a casa contento, poi quando ne facevo tre in meno cominciavo a pensare, "dai che me la gioco".
Forse i vantaggi non li avrei voluti, o, sicuramente, con me non sarebbero serviti.
La passione o c'è l'hai o non ce l'hai, il divertimento è partecipare, non vincere, e la soddisfazione per la vittoria esiste, se è una gara vera.
A me personalmente, vincere per avere usufruito di tiri di vantaggio, non interesserebbe.
WLaDea
Fiama de rar, sota la sender brasca
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