rob ha scritto: in ogni caso siamo tutti del parere che debba essere una tolleranza, non un limite superiore su cui tarare le carabine

Ovviamente.
Però ritengo utile che si sappia come hanno avuto origine tutti questi problemi che riguardano la categoria depo.
Quanto segue è quanto mi spiegò Simone Ciucchi, Presidente di Fisat.
La liberalizzazione in Italia per le armi ad aria compressa eroganti potenza pari o inferiore a 7,5 j. fu fatta in recepimento di una Normativa Europea in materia.
Tale normativa prevede un metodo di calcolo della potenza piuttosto sofisticato che prende in considerazione parecchi parametri tra cui anche la derivazione standard, e che semplificando prevede che per essere considerata di libera vendita un'arma in un determinato numero di tiri deve erogare una potenza
media pari o inferiore a 7,5 j.
Mentre in Italia, non si sa perchè, si è sorvolato sulle modalità di determinazione della potenza contenute nella normativa di riferimento.
Il risultato è che le aziende producono armi nel rispetto della normativa di riferimento e che come tali sono importate e certificate per l'Italia (in quanto l'Italia ha recepito questa normativa), ma che risultano spesso più potenti di quanto previsto dalla legge italiana.
D'altra parte queste aziende non sono neppure sanzionabili perchè rispettano la normativa europea di riferimento e l'Italia avendo recepito tale normativa non ha proprio nulla da contestare.
Dove sta l'errore?
Nel solito posto.......
E noi come ci comportiamo?
Con buon senso.
Senza fare stupidaggini potenziando carabine nate depo, ma al contempo senza strapparsi i capelli se su 10 tiri 2 superano i 7,5 j.
Dario