Vi siete mai chiesti......

[maxi_977]

Si sa che i peperoni di sera i sono pesanti e provocano digestioni laboriose,

tempo fa mentre ero affaccendato con i succhi gastrici, mi sono chiesto, nell'ambito della taratura di una qualsiasi ottica, dove effettivamente fossero i due punti della distanza misurata.

Beh il primo e` evidente, la superficie del bersaglio che mettiamo a fuoco, ma il secondo, a mio avviso non e` poi cosi` scontato....... secondo Voi e relativamente alla vostra pregiatissisma ottica, che in alcuni casi raggiunge ragguardevoli dimensioni, dove sarebbe piu` giusto considerarlo:

1) lente frontale
2) primo piano focale
3) secondo piano focale
4) occhio del tiratore

ciao max

P.S.

[rob]

5) volata ?


a presto,
rob

[ilmoro]

Secondo me lente frontale

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[galeazzo]

Ciao Massimo,
non so se saranno stati i peperoni ma anche io qualche mese fa mi sono posto la stessa domanda e ti rispondo su come ho risolto la questione (il che non vuol dire che ho ragione ma a me sembra che sia l’approccio più corretto).
Premetto che fino a sei mesi fa sulla mia ruota avevo segnato le distanze che c’erano tra bersaglio e centro dell’ottica, pensando che più o meno corrispondesse alla posizione in cui stiamo quando spariamo dalla piazzola.
Poi, mi sono fatto la tua stessa domanda e da tecnico quale sei anche tu, ho capito che non dovevo usare il cannocchiale come un teodolite, cioè a me non doveva servire sapere la distanza tra l’immaginaria linea tra i paletti della piazzola e la sagoma (in pratica la distanza a cui è posta la sagoma), ma il cannocchiale mi doveva servire solamente come strumento per stimare la distanza che compie il pallino per arrivare a bersaglio, perchè è questa la distanza che ha influenza sulla caduta che ha il pallino stesso nella sua traiettoria più o meno parabolica prima che arrivi alla sagoma.
In definitiva mi sono andato a segnare sulla ruota la distanza tra volata e sagoma, dato che il tragitto nella canna è “costrittivo” per il pallino.
Mauro.

PS: in pratica la penso come "rob"

[Dario]

In definitiva mi sono andato a segnare sulla ruota la distanza tra volata e sagoma, dato che il tragitto nella canna è “costrittivo” per il pallino.
Mauro.

PS: in pratica la penso come "rob"

In linea teorica è così.
Però dando per scontato il fatto che le ottiche non sempre danno la stessa distanza in funzione della variazione di alcuni parametri, come la luce e la temperatura, la prima cosa che faccio quando arrivo sulla linea di taratura è quella di misurare col telemetro una sagoma indicata come posta a 50 metri e controllare poi cosa mi rende l'ottica.
Per fare questo ho bisogno di una linea di partenza e trovo molto più pratico partire dalla linea di taratura che non dalla volata.
Considerando che la tabella balistica è comunque subordinata a prove pratiche, direi che il risultato non cambia.

Dario

[maxi_977]

..... Poi, mi sono fatto la tua stessa domanda e da tecnico quale sei anche tu, ho capito che non dovevo usare il cannocchiale come un teodolite, cioè a me non doveva servire sapere la distanza tra l’immaginaria linea tra i paletti della piazzola e la sagoma (in pr atica la distanza a cui è posta la sagoma), ma il cannocchiale mi doveva servire solamente come strumento per stimare la distanza che compie il pallino per arrivare a bersaglio, perchè è questa la distanza che ha influenza sulla caduta che ha il pallino stesso nella sua traiettoria più o meno parabolica prima che arrivi alla sagoma.
In definitiva mi sono andato a segnare sulla ruota la distanza tra volata e sagoma, dato che il tragitto nella canna è “costrittivo” per il pallino.

Hai perfettamente ragione, la tua risposta cosi' pragmatica e' quella giusta, anche se a volte ci piace indulgere nel giocare al "farmacista" e provare a segare in quattro il pelo .... mia nonna che era una persona di grande buon senso, diceva spesso: "Val piu' la pratica della grammatica" e la tua risposta me l'ha ricordata

Ad ogni modo, come premesso la mia era piu' una domanda accademica..... fatta ad alta voce, ovvero qui' sul forum..... ed esulava, o almeno questa era la mia intenzione, dal considerare cio' come necessario ad una migliore stima...... tutto e' nato casualmente, dall'aver ripreso in mano la mia vecchia reflex ed aver "notato" il segno del piano pellicola, inciso sul corpo macchina...... da li' a domandarmi dove questo segno http://jdainis.com/film_plane.jpg (l'ho messo per quelli che fotograficamente sono nati con le digitali) potrebbe essere piazzato su un'ottica da fucile... e' stato un tutt'uno

Quindi per tornare "giocosamente" sull'argomento, dico che il segno del piano pellicola a mio modestissimo parere, andrebbe posto sul primo piano focale.

ciao max

[vito55]

Indipendentemente da vari metodi di riferimento distanze, darei anche l'opzione del punto inversione immagine, che all'incirca si trova all'inizio della campana anteriore lato torrette.

[thepipp]

Io ho sempre stimato riferendomi all'azione, non mi serve altro, non sono i 30 cm più o meno che mi cambiano qualcosa.... Alla fine la balistica non è una scienza matematica, troppe variabili, quello che possiamo vedere/correggere, è solo una parte di quello che succede al momento dello sparo e durante il volo del pallino.... Dopotutto sia che si segnino i click manualmente dopo aver tirato, sia che si usi chairgun o strelok, sono sempre correzioni di tiro riferite allo zero, quindi se lo zero è 30 cm più avanti o indietro, la correzione sarà sempre la stessa....