L’arma viene consegnata in una comoda valigetta in plastica rigida abbondantemente imbottita di gommapiuma, di fattura pregevole risulta addirittura sovradimensionata rispetto alle forme compatte della carabina, ma tant’è, sicuramente non ci saranno problemi al montaggio dell’ottica.
Bene, apriamo la valigia, linea classica, copricanna e compensatore corto, unico appunto il colore: non riesco proprio a digerirlo, è lo stesso usato per il modello KK 100 Club cal. 22lr ma poco male, appena trovo il tempo do una passata di nero opaco e via





Piccola ed estremamente compatta la Walther non crea problemi nemmeno ai ragazzi, o ragazze… perché no…; il brandeggio è estremamente veloce e fluido grazie al perfetto bilanciamento delle masse ed al peso estremamente ridotto, stiamo parlando di circa 3.50kg senza mire; ovviamente in una carabina match è tutto relativo, vi è infatti la possibilità di montare dei pesi extra sia nel calciolo (ci sono 4 grammature disponibili) che sulla canna (3 grammature). Tutta l’impostazione del calcio è modificabile in modo semplice e rapido, vi sono infatti i registri per il posizionamento in profondità ed altezza del calciolo in gomma ed il poggiaguancia può essere mosso agendo sui due supporti montati su eccentrici provvisti di vite per la regolazione in altezza.
Una foto è meglio di mille parole:



Sotto l’astina si trova la classica scina, indispensabile per il montaggio dei vari accessori quali bipedi, hand stop, palm rest ed anche una particolare “basetta” che rende la carabina adatta al tiro bench-rest.

Se accettate un consiglio, non aprite mai un catalogo Gehmann o Mec, il vostro portafogli potrebbe risentirne !
Lo scatto si dimostra subito nelle sue qualità, leggero, sensibile, totalmente esente da filature, estremamente costante nel peso di sgancio già out of the box è perfetto per qualsivoglia disciplina.
Vera chicca del sistema è la possibilità di regolazione in qualsivoglia aspetto, tanto per fare un esempio la “lama” può essere traslata longitudinalmente di circa 20mm e ruotata di 180° verticalmente oltre che spostata su uno dei due distinti supporti disponibili, il pomello di appoggio del polpastrello è ruotabile e regolabile in elevazione per circa 15mm.
Ricordo che la parte meccanica della carabina è uguale per tutte le versioni in commercio e quindi anche le viti per i settaggi più complessi non cambiano.
Per l’allenamento in bianco è presente un selettore sulla parte sinistra del fusto azionabile ad otturatore aperto.
Non è presente la sicura, dannosa per la limpidezza dello scatto e fondamentalmente inutile su di un’arma match.

Adjustment of the finger rest (a+b): The finger rest can be adjusted vertically, longitudinally and can be swivelled.
Trigger pull (c): Turn anti-clockwise for reduced pull, and clockwise for greater pull.
Trigger slack (d): Turn anti-clockwise to increase first-stage travel, and clockwise to reduce it.
Sear engagement (e): With the trigger cocked, the screw is slowly turned clockwise until the pistol shoots. Then turn the screw anti-clockwise for about 1/4 to 1/2 turn.
Trigger Power (f): Turning clockwise increases, turning anticlockwise reduces trigger power.

La prova del nove
Bene, l’impressione al primo maneggio è stata estremamente positiva, ora però si fa sul serio, è ora di portare armi e bagagli sulla linea di tiro e vedere cosa effettivamente la piccola tedesca è in grado di fare.
Posiziono il rest e porto il bersaglio a 15 mt per la taratura dell’ottica, bastano 3 pallini e qualche clic, per ora non cerco il 10, mi basta centrare il cartello, in fin dei conti quello che interessa è il diametro della rosata.
Per la determinazione della distanza mi sono affidato al sistema automatico per lo spostamento del bersaglio del poligono in tunnel sotterraneo di Pergine Valsugana (TN); devo anche premettere che non ero solo infatti sparavo in compagnia di due pistole 9x21 ed una carabina 308win, questo ha comportato qualche problemino a causa del sensibile spostamento d’aria provocato dai calibri maggiori; ho comunque cercato di tirare nei momenti di calma.
Semplicemente strepitoso, le rosate parlano da sole, tutto grazie ad una meccanica veramente eccellente in grado di assecondare il tiratore in ogni sua esigenza.
Con una precisione intrinseca così elevata gli errori del tiratore non vengono perdonati e subito saltano all’occhio, vuoi per l’euforia della novità, vuoi per i colpi dei miei vicini… a parte quei 4 strappi anche sulle lunghe distanze i risultati sono veramente eccezionali.
Per i 50mt il punto di mira è il centro del bersaglio “20mt JSB”

Queste rosate sono state eseguite con l’ausilio di un ottica Weaver Classic V Series 4-16x42 AO con reticolo FC; buon strumento, di costruzione robusta e ottime finiture può vantare una regolazione molto precisa della correzione del parallasse grazie all’abbondante escursione dedicata dai 9mt fino a 70mt circa (30ft – 75y), le torrette sono facilmente maneggiabili senza l’ausilio di monetine o cacciaviti ed i clic netti senza inpuntamenti di sorta. Fondamentalmente un ottimo affare dato anche il costo molto basso.


Nella valigetta è compresa una scatoletta rigida imbottita contenente la diottra standard e relativo tunnel, due raccordi per la ricarica (uno corto 200bar ed uno lungo 300bar), una serie completa di chiavi a brugola ed un manualetto di uso e manutenzione.



In definitiva
Concludendo posso affermare con assoluta sicurezza che a fronte di un investimento relativamente contenuto, molto inferiore ai 1000 €, si può avere a disposizione un arma di assoluto prestigio, costruita con estrema cura e con soluzioni tecniche di spicco, quale il regolatore di pressione tra i migliori in assoluto ed un serbatoio dall’autonomia spaventosa.
Con molta probabilità la mia AC definitiva.