Il passo di rigatura non è mai casuale, ma viene calcolato privilegiando il coefficiente balistico e il peso del proiettile. Giacché questi due fattori sono soggetti a variazione (tranne forse in calibri ultraspecialistici), i costruttori adottano un passo di rigatura che costituisca un buon compromesso. Il tiratore, sperimentando cariche di lancio, forme e pesi diversi dei proiettili può trovare la combinazione ideale, sensibili variazioni di temperatura, pressione atmosferica e umidità relativa possono però vanificare mesi di sperimentazioni. E' per questo che i migliori tiratori (e i più tenaci) si portano al poligono oltre al crono anche un palmare o un portatile dove inserire i record del data base della ricarica.rossipaolored ha scritto:
bè fuoriuscito il diabolo dalla canna l'unica cosa che può influenzarlo oltre alle caratteristiche ambientali, penso sia solo la sua velocità di rotazione data dal paso di rigatura della canna.. che forse, e ribadisco FORSE, se più elevata dovrebbe consentire una traiettoria piu tesa..
La stessa cosa non si è mai fatta (che io sappia, ovvio: credo che oltremanica e oltreoceano qualcosa sia stato fatto) con l'aria compressa, perché le gare più diffuse sono ancora quelle del tiro accademico, cioè P10 C10 Bersaglio mobile e bersaglio mobile a corse miste: sono gare che si svolgono al chiuso, in condizioni di atmosfera controllata e di illuminazione stabilita per regolamento. Le armi, come la P70 sono nate per forare cartoncini a 10 metri con pallini a testa piatta in quelle condizioni ottimali. Per adattare quelle armi al FT o al BR non basta aumentarne la potenza, probabilmente l'intero progetto va rivisitato in profondità. Cosa che ha già fatto la Steyr e in parte Anschutz.
Il discorso sulla stabilizzazione del pallino, e sulla precisione dell'arma e soprattutto sulla sua costanza, è piuttosto complesso perché entrano in gioco numerosi fattori, tra cui, per esempio, anche la calciatura. Si tratta di tante microvariabili, che per provocare vistose defaillances dovrebbero sommarsi tra loro come nemmeno il peggior comma delle leggi di Murphy riesce a prevedere

Per concludere, se mi trovassi nelle condizioni di Filippo, pur ponendo la giusta attenzione al comportamento della P70, indagherei un po' (tanto) sul comportamento dell'ottica nelle varie condizioni atmosferiche.
Ho dato i mei 2 cent per aumentare la confusione
