16-19 Agosto 2012 - Mondiali in Norvegia - By Dario

Dopo qualche ulteriore giorno di randagismo doloso eccomi fatalmente tornato nella fornace lombarda.

Non farò una cronaca di come è andata, in fondo sono sempre le stesse cose, ma focalizzerò qualche spot qua e là.

La Norvegia è sempre bellissima, certo per le nostre tasche è un po' cara, ma basterebbe uno stipendio norvegese che mediamente si aggira sui 42.000 euro lordi annui contro i 25.000 italiani, per di più tassati come in nessun altro posto, per dare ai prezzi norvegesi il giusto peso.
La cucina è quella che è, ma il salmone è abbordabilissimo ed ottimo, ne abbiamo fatto un'overdose in tutte le salse, grigliate e spaghettate in compagnia e panini in solitario.

La linea di taratura che di primo acchito in quel paesaggio lunare costituito dall'interno di una cava sembrava alquanto misera, in realtà si è rivelata all'altezza della situazione e molto efficace perchè quasi completamente al riparo dal vento, e questo mi ha permesso di constatare quanto fossi fuori di deriva.
Per quanto sembrasse stretta non mi è mai capitato di vedere nessuno che fosse costretto ad aspettare, ed anche il mini percorso allestito giovedì utilizzando alcune piazzole del percorso di gara ha permesso a chi voleva di non stare ad annoiarsi solo sulla carta.
Ovviamente non erano previste squalifiche per chi visionasse il percorso, visto che ci si poteva anche sparare, :D questo non mi ha impedito all'ultimo giorno di sbagliare la sagoma 1, la cui posizione era rimasta immutata fin da giovedì.

Una menzione la merita anche Andrew Idris Kays, che si è mostrato una persona estremamente schietta e corretta e la cui grande esperienza gli ha permesso con relativamente pochi mezzi di organizzare il mondiale senza sbavature.
Quando era di turno si faceva la sua gara e nell'altra mezza giornata correva su e giù a districare cordini, a cronografare ed a fare il Presidente, il tutto nella massima semplicità.
Un esempio per tutti, il venerdì ha ripreso un portoghese che appoggiava la carabina sul paletto per stimare la distanza, il sabato davanti a tutti l'ha chiamato e si è pubblicamente scusato perchè anche se in Norvegia non è ammesso sul regolamento del WFTF non essendo contemplato il caso è implicitamente ammesso.

In gara sono stato particolarmente fortunato prima di tutto per la composizione del gruppo, Conor McFlynn anche se già lo sapevo si è dimostrato un ottimo compagno di piazzola, corretto sportivo e rispettoso. Ma la vera sorpresa è venuta da Joshua Forssman, un ragazzino sudafricano di 14 anni con la tipica spontaneità e freschezza dell'età, ben educato e per nulla strafottente. Con la sua AA 410 sparava con una naturalezza disarmante, non superava mai i 5 secondi in mira, veramente invidiabile, sono convinto e spero che sentiremo ancora parlare di lui.

Alla fine il vincitore è risultato Andrew Gillott, un tiratore di prim'ordine noto soprattutto per la sua attività in patria, secondo si è classificato un'altra vecchia conoscenza Daniel Eley campione del mondo 2004 in Germania.
Esemplare come all'ultima piazzola di Andrew Gillott nell'ultimo giorno i tiratori che ormai defluivano dopo aver finito la loro gara si siano tutti fermati in perfetto silenzio per consentirgli le migliori condizioni per gli ultimi 2 tiri che ne hanno decretato la vittoria.

Se è vero che ad ogni gara si impara qualcosa, e per me era la prima volta che gareggiavo con un campione del mondo, credo di aver imparato che di sagome facili non ne esistono, per nessuno.

Il più grosso problema che ho avuto in gara era costituito dal sole che andava e veniva tra le nuvole rendendo la stima delle distanze non sempre affidabile e da un alito di vento che a mio avviso era più dannoso considerare che ignorare.
Il percorso era sempre lo stesso con modifiche che ne cambiavano le difficoltà da un giorno all'altro, un percorso non da fachiri, quindi "fun", ma che come si evince dai punteggi ha fatto le sue vittime.

Un pensiero ai miei compagni di avventura, Marco, ancora non hai capito che non devi ascoltare mai le donne?
Angelo, tu so che ti sei divertito ed hai imparato qualcosa, spero anche che la tua famiglia non si sia troppo annoiata dal nostro parlare sempre delle stesse cose e che tu possa ripetere l'esperienza.
Utente Ruggine, Fabio, anche tu hai capito qualcosa, spero lo possa mettere a frutto in futuro.

E come tutti i salmi che finiscono in gloria anche questa avventura è finita con le gambe sotto al tavolo al presentation dinner, cena a buffet a volontà, poi le premiazioni e a nanna tutti felici e contenti di rivederci alla prossima.

Dario

Grazie ad Ana e Sergio per le ottime immagini