Eccomi tornato.
E' stato un gran bel weekend, dove contrariamente all'Italia non ha piovuto :mrgreen: , d'altra parte ci sono andato per quello, perchè so che in Inghilterra non piove mai, vorrà scusarmi il Signorini per la mia depravazione, ma insisto e persisto :crepa: .
La gara si svolge su 2 giorni, ed in ogni giorno si fa un percorso di field target da 40 sagome e si tira a 40 silhouette, per un totale su 2 giorni di 160 punti, tra le altre cose si raccolgono scommesse sul punteggio totale di ognuno, io ho perso la mia sterlina perchè mi ero dato 100.

Il tiro alla silhouette si svolge esattamente come abbiamo fatto a Lazzate, solo che le sedie non erano per i tiratori, ma per chi segnava i punti, ovvero il partner che viene assegnato all'inizio del primo giorno e in seguito non cambia. Ero con Tim Roscoe, corretto e simpatico e che non mancava di incoraggiarmi. Sul primo percorso la numerazione anzichè essere da sinistra verso destra come sul secondo e come siamo abituati noi, era da destra verso sinistra, e Tim vedendo che stavo ingaggiando la sagoma sbagliata mi ha corretto evitandomi l'errore.



Siamo arrivati il giovedì sera e dopo aver preso possesso della stanza siamo andati a dare un'occhiata al posto che distava circa un km. dove siamo stati accolti dai ragazzi del Emley Moor FTC che ci hanno offerto il the e ci hanno fatto visitare il club dove c'è una linea di taratura fissa e parzialmente coperta, la tettoia per il tiro alle silhouette, un percorso di allenamento di una quindicina di piazzole sempre allestito esclusivamente con ridotte ed un enorme bosco con annessa collinetta dove si svolgono le gare, con varie scalinate per salire e scendere.
 

Uffici e sede del club con cucina e annessi e connessi sono ricavati in 2 semirimorchi metallici in disuso il cui tetto è stato sostituito da una rete metallica ricoperta in lastre di fibra di vetro per permettere il passaggio della luce con un risultato davvero ottimo.




Il venerdì ho seguito il gruppo che ha allestito, ma sarebbe meglio dire perfezionato il percorso, perchè le sagome erano già piazzate, composto da Andy Calpin, David Robinson, Mark Stenton ed un bel gruppo di ragazzotti allegri che hanno saputo trasformare il lavoro in gioco.
A mezzogiorno grande momento di aggregazione con fish & chips per tutti.

Il sabato ci si è ritrovati dalle 8 e le gare sono iniziate alle 9, il mio gruppo ha iniziato alle 12 con le silhouette (inutile dire che ero parecchio emozionato) ed ho proseguito alle 15 con il percorso di FT, affrontato con grande tranquillità visto che la tensione è caduta con le poche silhouette che ho abbattuto, lì ho scoperto che se manchi 5 silhouette dello stesso bancale (nel mio caso i maiali) ti guadagni il papero (non Piccardo, solo una spilletta che lo rappresenta) mentre se ne prendi 5 il badge rappresenta la figura dell'animale con un 5 al centro.
Sabato mattina il termometro segnava 3°.

Il sabato sera cena collettiva al pub nei cui pressi ero alloggiato, birra e allegria a volontà, è anche stato un grande piacere ritrovarsi con gli spagnoli, Jesus, Pepone, Sanjon e Antonio con cui ci rivedremo presto in Euskadi.

La domenica invece ordine inverso, percorso di FT alle 9 ed inizio delle silhouette alle 15, dove al contrario del sabato prima delle silhouette, ero tranquillo e divertito dopo aver passato il resto della mattinata un po' chiaccherando ed un po' seguendo le altrui prodezze.
Finite le gare è iniziato lo spareggio tra Pepone e Rob O'Neill a pari merito nella classifica FT conclusosi a favore del primo dopo una lunga serie di tiri in cui entrambi si ostinavano a sbagliare la stessa sagoma, seguito dalle premiazioni dove oltre ai canonici premi ai vincitori delle varie categorie e specialità venivano estratti a sorte parecchi premi tra chi aveva abbattuto il maiale giallo (erano tutti bianchi salvo 1, giallo appunto).

Delle silhouette ne so poco e non dirò nulla, mentre il percorso di FT era composto da 40 sagome distribuite su 20 piazzole di cui 2 da ingaggiare in ginocchio e 2 in piedi, diciamo che 1/3 del percorso prevedeva tiri in pendenza (quasi sempre negativa, la non scomodità delle posizioni oltre a rendere piacevole il gioco sembra essere d'obbligo) con la quasi totalità delle libere oltre i 40 metri, la pendenza era mediamente di 10° mentre il vento così ad occhio era stimabile sui 10 km/h. non costante vista anche la conformazione del terreno.
Un'altra caratteristica cui noi forse non siamo abituati è stata quella di gareggiare senza prendere il tempo, devo dire che nessuno ne approfittava e le gare scorrevano velocissime.
Il secondo giorno mi è andato particolarmente bene, il primo errore l'ho fatto tirando in ginocchio compensando il vento su una sagoma a circa 32 metri e colpendo esattamente dove avevo mirato, il secondo su una obbligata lunga in piedi, il terzo mi sono mangiato le mani per non aver corretto l'alzo (mi consolo pensando che anche Pepone ha ingaggiato una sagoma di un'altra piazzola, lui e Mark Stenton se ne sono accorti quando tirando il filo hanno visto che non si riarmava) mentre la quarta è stata su un'altra obbligata in piedi lunga.

Altra cosa che mi ha piacevolmente sorpreso è stato che le "istruzioni d'uso" erano presenti anche in italiano, a differenza del mondiale in Italia dove oltre a non essere esposte venivano date istruzioni solo in inglese.
 

Tirando le somme devo dire che è stata davvero una bella trasferta, ne è ampiamente valsa la pena ed ho avuto modo di constatare una volta di più come nelle gare inglesi, anche in quelle importanti e difficili come questa, la tensione e l'accanimento verso il risultato siano ampiamente surclassati e neutralizzati dalla sana voglia di divertirsi.

Anche l'accoglienza è stata veramente sorprendente, mi hanno accolto come un vecchio amico, davvero non me l'aspettavo, soprattutto non mi aspettavo di meritarmelo.
Sarà davvero difficile evitare di tornarci l'anno prossimo.

Dario