Il field target si pratica a stretto contatto con la natura, con carabine ad aria compressa di calibro 4,5 mm dotate di un cannocchiale; le armi impiegate possono essere anche di “libera vendita” e quindi del tutto inoffensive (hanno una energia cinetica inferiore a 7,5 joule – Legge 526/99 ), per acquistarle basta esclusivamente avere raggiunto la maggiore età.
Si tratta di una simulazione di caccia, e pertanto le “prede” non sono altro che sagome meccaniche che raffigurano gli animaletti del bosco.
Da circa un decennio questo sport è stato “importato” in Italia dal mondo anglosassone e, diffusosi rapidamente, viene oggi praticato ed apprezzato da un numero sempre maggiore di appassionati. E’ riconosciuto dal CONI, e gli atleti Italiani partecipano con buoni risultati ai Campionati Mondiali ed Europei; un giorno anche tu potresti essere dei loro.
Il field target viene praticato indistintamente da uomini e donne, di qualsiasi età, ma sta riscuotendo un maggiore successo fra i giovanissimi. Costituisce, infatti, una valida alternativa ad altri discutibili “passatempo” dei nostri ragazzi, e moltissimi di loro cominciano a praticarlo appena raggiunta l’età minima prescritta di 10 anni.
Pur essendo uno sport individuale, favorisce la socializzazione degli appassionati e delle loro famiglie. Ma ha, soprattutto, il pregio di coniugare attività e tendenze in voga, come il trekking e l’amore per la natura, con sport che potrebbero sembrare incompatibili.
Il field target, infatti, diverte ed affascina anche gli appassionati del tiro di precisione, ed i cacciatori, soprattutto durante la stagione di fermo, quando questi ultimi sono costretti a far “riposare” le loro doppiette.
Come avrai modo di leggere, l’impiego delle armi avviene però nell’assoluto rispetto della natura e della fauna; e garantisce altissimi margini di sicurezza, per gli atleti e gli spettatori.
Al pari di tanti altri sport, può essere praticato a vari livelli, anche con un impegno economico minimo, e riesce comunque ad assicurare grande divertimento e partecipazione.
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Come si fa?
La classica manifestazione, o la gara, comincia di buon’ora, in zone amene, quasi sempre nelle immediate vicinanze di strutture turistico-ricettive di buon livello. Il raduno avviene per lo più nell’ambito di un bosco o di una radura, a volte dotati di un circuito fisso di field target.
Ci si organizza in gruppi e bisogna percorrere un tragitto, contrassegnato da bande colorate ed adeguatamente protetto, lungo il quale sono sistemate alcune piazzole; da ognuna di esse si può scorgere, fra la vegetazione, un certo numero di sagome (di solito tre); sono questi i “target” che devono essere abbattuti.
Per ogni target si ha a disposizione un solo colpo, e ad ogni sagoma abbattuta corrisponde un punto. In gara vince chi avrà totalizzato il punteggio più alto
…semplice!
Alla fine ci si ricongiunge a quei familiari ed amici che nel frattempo hanno preferito trascorrere la mattinata in attività diverse, e ci si accomoda attorno ad un barbecue o in una trattoria tipica; si festeggia l’eventuale podio e si conclude la giornata con ciò che piace a tutti: allegra compagnia e buona tavola.
Il divertimento è assicurato.