Senza scendere nella teoria pura (che non è il mio campo) posso riportare le mie esperienze. L'approccio al Field Target mi ha portato una certezza (mi piace

!) e molti dubbi perlopiù iniziali (alcuni reali ed altri che rientrano nella categoria delle se*he mentali!!

).
La parte più complessa, una volta scelte carabina, ottica, attacchi, è stata quella di avere un tabella balistica affidabile. A questo punto sono passato a tediare prevalentemente i fullisti della mia Associazione (Achille/Acky e Filippo/Fastman) perchè l'universalmente impiegato Chairgun non mi tornava. Sono passato dalla misurazione delle velocità dei pellets a varie distanze sfruttando le basi della statistica per la misurazione della Velocità media, al peso dei pellets, all'impiego contemporaneo di 2 cronografi della stessa marca e modello, all'impiego di coefficienti balistici estrapolati dai più disparati database reperiti in rete o all'interno di vari programmi balistici...........
Nulla di ciò ha portato a risultati affidabili ma mi sono fatto comunque, come sarà stato per la maggior parte di noi, un piccolo bagaglio di esperienze utile per chi si avvicina o si cimenta con il Field Target.
Le mie conclusioni finali, anche sulla base delle indicazioni confermatemi da Fastman, sono che Chairgun è uno strumento e come tutti gli strumenti bisogna fare tesoro dell'aiuto che può dare e completare i risultati imprecisi che fornisce con una sana sperimentazione sul campo.
Io ha proceduto ricercando un coefficiente balistico "base" calcolato con la rilevazione delle velocità V0 e Vn (a 40 metri circa) in una giornata con vento praticamente nullo, ho provato se il risultato a 50 m era affidabile e una volta verificati dei discostamenti ho introdotto manualmente valori di coefficienti balistici che arrivassero a confermare la correzione in click di elevazione effettiva che avevo riscontrato a 50 m. Una volta reimpostata la tabella ho provato alle varie distanze le correzioni ottenute con Chairgun con il mio bel coefficiente balistico "fittizio" trovando tutto corretto meno che per distanze tra 7 e 15 metri. Per tali distanze non è difficile misurare in campo le correzioni necessarie sparando ai bersagli. Fatto ciò ho ottenuto la mia bella tabella balistica che non correggo dalla 2° prova di campionato.
Forse avendo la possibilità di sparare al chiuso i valori inseriti in Chairgun sarebbero più vicini alla realtà e il responso del software più affidabile, ma saremmo sempre in presenza di errori strumentali (2,3,4%?) che andrebbero comunqe a falsare il tutto. Chairgun mi permette di evitare la difficile ricerca di una linea di tiro al chiuso e di ridurre di molto il tempo per le opportune correzioni. Tanto mi basta e così lo uso

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