Compensazione dell'alzo sui tiri inclinati

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Sniper
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Messaggio da Sniper »

furettino ha scritto:Sniper la mia "battuta" non era riferita a te . ... .. .. . .. .. tranquillo ma ai guru del FT depositari dei sacri testi di Pdor, figlio di Kmer, della tribù di Istar :wink: :wink: :wink: :wink: :wink: :wink:
:wink: smile15
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bigbob
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Messaggio da bigbob »

Ari-ciao a tutti, mi sembra di capire che sono stato male interpretato, e vorrei spiegarmi meglio.

So benissimo, anche se pratico il FT da poco tempo rispetto ad altri, che affrontare e comprendere certe cose di balistica, traiettorie, e simili, non è una cosa da liquidare in due righe; questo spiega i trattati specifici, gli studi, i calcoli, etc. che gentilmente Sniper sta cercando, con la sua solita precisione e dedizione, di analizzare e tradurre in un linguaggio comprensibile anche ai non esperti.

Ma nel mio messaggio mi sembra di non avere chiesto un sunto o schema di tali cose particolari e credo, al momento, anche un pò difficili da applicare in una gara vera , con l'ansia, l'emozione, le mille variabili che già esistono e la tensione generale...
Dato che ognuno sembra avere le proprie teorie, a volte anche inspiegabilmente contrastanti, nel mio intento c'era e c'è quello di ascoltare le proprie, generali, esperienze personali e un consiglio di massima x capire di più e fare solo della sana chiarezza .
Per le ragioni che ho detto prima non sono proprio in grado di fare delle prove metodiche, pratiche, affidabili qui da me, (sulla costa, col vento che rompe di continuo) e farmi la mia esperienza, come è giusto che accada sempre nelle cose.
Per darvi un'idea della mia big-incazzatura, per tarare l'ottica nuova decentemente ci ho messo quasi venti giorni, in attesa sempre della magica combinazione "riduzione degli impegni vari / quasi assenza di vento"

Capite bene che, specialmente x chi è agli inizi, una dritta da parte dei + esperti non può che essere utile a migliorarsi, a proseguire poi le proprie ricerche con entusiasmo.

Riguardo poi al discorso del campionato in corso, non credo proprio, anche se l'avessi spudoratamente chiesto, che le persone che ambiscono al titolo o piazzamento, rivelerebbero tranquillamente in quattro e quattr'otto le proprie astuzie, trucchetti e soluzioni personali che hanno trovato e sviluppato in tanti mesi o anni di pratica e di gare. Si tratta appunto di una gara, è normale tenersi qualcosa x se.... :wink: :wink: 8-)

Ripeto, con la mia domanda (che sembra essere appunto questione di attualità, di incertezza e di discussione per tante persone) intendevo un'altra cosa; mi auguro ancora che qualcuno abbia voglia di scrivere un paio di dritte generiche, due consigli veramente generali, per dare modo, proprio nella gara di BVT, di sperimentare secondo le proprie capacità dei tiri inusuali, quali appunto quelli inclinati.

Onestamente, penso che i migliori concorrenti, quelli veramente bravi, che "lottano" per il titolo, non possano essere danneggiati dalla diffusione di questo tipo di informazioni....

Vi ringrazio ancora e scusate se mi sono dilungato, ciao!
Rob
Filippo M
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Messaggio da Filippo M »

Occhei, sono troppo buono, tanto poi mi toccherebbe dirvelo domenica...

riprendiamo questa immagine:

Immagine

Abbiamo detto che in piazzola quello che riusciamo a stimare è la distanza OD, attraverso la nostra ottica. A noi interessa trovare invece la distanza OC, che poi è quella sulla quale dovremo fare le nostre correzioni alla torretta. Perché? Perché sul piano gravitazionale terrestre il percorso che fa il pellet è OC, non OD.
La geometria qui ci viene incontro; il rapporto tra queste due distanze ci restituisce il coseno dell'angolo X. e cioè:

Immagine

che poi per utilità posso convertire in OC=cos(x) OD

In questo esempio, semplice, presa una circonferenza ideale con raggio pari a 1, il coseno di x altro non è che la distanza stessa OC.

Quindi? Quindi, se in grado di risalire ai gradi di inclinazione della nostra linea di tiro, possiamo risalire alla distanza reale alla quale far riferimento. Con un inclinometro applicato sulla carabina. L'inclinometro che useremo, se in gradi, ci costringerebbe a dover calcolare sul campo formule le quali (se già non abbiamo una tabella ad hoc) ci farebbero perder tempo...

Il miglior strumento che la tecnica ci mette a disposizione è l'inclinometro in coseni... che restituisce immediatamente il valore (ovviamente sempre compreso tra 0 e 1 nel nostro caso) da moltiplicare con la nostra nota distanza OD per trovare OC, secondo la formula di cui sopra.

Ad esempio, se il mio inclinometro indicasse un coseno di 0,84 e sulla mia ottica avessi un valore in metri di 50, avrei la mia distanza di 42 metri data da 0.84x50 alla quale far riferimento per storrettare. Fine. Il tutto, comunque, era già stato scritto in maniera molto più semplice da Alexmar e dal Preg.mo Ing.Orso, ritengo, anche se forse non sembrava così :roll:

Il problema qual'è? Che gli inclinometri in coseni costano semplicemente un occhio della testa...


Immagine

@ Roberto: il mio messaggio era volutamente in tono scherzoso e guascone, non celava nessuna battuta o doppio senso, semplicemente, già da sopra avevo postato in maniera da stuzzicare l'intervento di altri che mi auspicavo intervenissero, non come i soliti di sempre - come il sottoscritto - ma evidentemente si stanno allenando intensamente o forse beati loro riposano al mare sotto un ombrellone... :wink:
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Sniper
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Messaggio da Sniper »

Giusto Filippo, la cosa interessante che sto preparando è il perchè di questo fenomeno. In ogni caso l'inclinometro va utilizzato per poi costruire una tabella di click o riferimenti mildot per ogni valore, altrimenti non ha nessuna utilità. Lo stesso angolo a distanze differenti dà luogo a circostanze diverse. Il principio è semplice, far le tabelle è lungo e palloso ma del resto... sarebbe come avere una ruota del parallasse che ci dà il riferimento della distanza senza sapere poi di quanti click dover compensare.. Tocca allenarsi, provare.. allenarsi e provare ancora :wink:
giulio
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Messaggio da giulio »

col rischio di dire una nottolata preferisco tacere.

tra vento, "inclinazioni" e colpi di #ulo chissà come a finire domenica.

ci si vede sul campo

ciao
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rossipaolored
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Messaggio da rossipaolored »

quindi se non o capito male (cosa per altro facile :roll: ) nei tiri inclinati, la distanza reale a cui fare riferimento non è quella misurata dal parallasse, ma quella minore data dalla moltiplicazione della lettura al parallase per il coseno dell'inclinazione ... (cara vecchia trigonometria)
tutto cio ovviamente permette di regolare la torretta dell'elevazione...
ma per quelli come me che non vanno di click che vuol dire? che in entrambi i casi io dovro compensare la caduta del pallino che mi sono calcolata col famoso programmino, facendo riferimento alla distanza inferiore? ho capito bene?
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Messaggio da admin »

rossipaolored ha scritto:facendo riferimento alla distanza inferiore? ho capito bene?
yes.


trucchetto, senza inclinometro e se la sagoma è posta su una pianta la distanza di correzione o come hai detto la distanza inferiore la ottieni mettendo a fuoco il tronco alla sua base :wink:
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Messaggio da rossipaolored »

hagure ha scritto:
rossipaolored ha scritto:facendo riferimento alla distanza inferiore? ho capito bene?
yes.


trucchetto, senza inclinometro e se la sagoma è posta su una pianta la distanza di correzione o come hai detto la distanza inferiore la ottieni mettendo a fuoco il tronco alla sua base :wink:
Grazie, :twisted: stavo pensando di dover attrezzarmi anche di calcolatrice attaccata all'ottica :shock:

a parte la battuta, però il trucchetto è utile se comunque siamo in piano e la sagoma in alto su un palo o su un albero, la cosa diventa più difficile da fare empiricamente senza inclinometro, se siamo in montagna ad esempio vero?
uff comincio a capire perchè le poche volte che faccio una gara anche informale mi trovavo male!! (oltre alla scarsità del tiratore ovvio :twisted: ) ok metto in nota spese oltre alla ruotona per l'ottica anche un inclinometro...!!!
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Messaggio da admin »

rossipaolored ha scritto:ok metto in nota spese oltre alla ruotona per l'ottica anche un inclinometro...!!!
lascia perdere l'inclinometro, impara a stimare ad occhio, sei o non sei geometra
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ing.orso
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Messaggio da ing.orso »

Solo una considerazione, un pensiero ad alta voce, magari da approfondire.
Il discorso trigonometri non fa una grinza, ma penso ci sia un'altra variabile importante: il tempo di volo.
Un solido (il pallino) che si muove nel campo gravitazionale terrestre è sottoposto a due forze: la resistenza dell'aria (che trascureremo, vedremo che al fine dei nostri discorsi è accettabile), e l'attrazione gravitazionale (g=9,81 m/s2); proprio quest'ultima causa la caduta (z) del pallino: z=0,5*g*t2.

CASO 1.
tiro orizzontale (a=0°);
distanza percorsa x = 25 m;
velocità costante v = 125 m/s.

questo significa:
t = 25/125 = 0,2 s, tempo di volo;
z = 0,5*9,81*0,04 = 0,1962 m, caduta del pallino.

CASO 2.
tiro inclinato (a=30°);
distanza percorsa x = 25/cos30° = 28,87 m;
velocità costante v = 125 m/s.

questo significa:
t = 28,87/125 = 0,23 s, tempo di volo;
z = 0,5*9,81*0,0529 = 0,2595 m, caduta del pallino.

Nel caso due la caduta è superiore rispetto al caso uno, nonostante la traiettoria proiettata sull'orizzontale sia la stessa, il che contraddice la semplice trigonometria.

Il fatto di considerare l'assenza di attrito ci ha portato ad avere velocità costante, mentre invece sappiamo che diminuisce con l'aumentare della distanza percorsa, quindi nel secondo caso diminuisce maggiormente che nel primo e quindi il tempo di volo è maggiore e quindi la caduta è maggiore di quanto calcolato.

Questo è un ragionamento puramente cinematico, che non tiene conto dei fattori caratteristici della balistica, ma non lo fa in entrambi i casi esaminati, quindi saranno sbagliati i risultati numerici, ma non la loro tendenza.
E' ora di cambiare: nessuno tocchi Abele...e le Vipere.
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Messaggio da francesco54 »

ing.orso ha scritto:Solo una considerazione, un pensiero ad alta voce, magari da approfondire.
Il discorso trigonometri non fa una grinza, ma penso ci sia un'altra variabile importante: il tempo di volo.
Un solido (il pallino) che si muove nel campo gravitazionale terrestre è sottoposto a due forze: la resistenza dell'aria (che trascureremo, vedremo che al fine dei nostri discorsi è accettabile), e l'attrazione gravitazionale (g=9,81 m/s2); proprio quest'ultima causa la caduta (z) del pallino: z=0,5*g*t2.

CASO 1.
tiro orizzontale (a=0°);
distanza percorsa x = 25 m;
velocità costante v = 125 m/s.

questo significa:
t = 25/125 = 0,2 s, tempo di volo;
z = 0,5*9,81*0,04 = 0,1962 m, caduta del pallino.

CASO 2.
tiro inclinato (a=30°);
distanza percorsa x = 25/cos30° = 28,87 m;
velocità costante v = 125 m/s.

questo significa:
t = 28,87/125 = 0,23 s, tempo di volo;
z = 0,5*9,81*0,0529 = 0,2595 m, caduta del pallino.

Nel caso due la caduta è superiore rispetto al caso uno, nonostante la traiettoria proiettata sull'orizzontale sia la stessa, il che contraddice la semplice trigonometria.

Il fatto di considerare l'assenza di attrito ci ha portato ad avere velocità costante, mentre invece sappiamo che diminuisce con l'aumentare della distanza percorsa, quindi nel secondo caso diminuisce maggiormente che nel primo e quindi il tempo di volo è maggiore e quindi la caduta è maggiore di quanto calcolato.

Questo è un ragionamento puramente cinematico, che non tiene conto dei fattori caratteristici della balistica, ma non lo fa in entrambi i casi esaminati, quindi saranno sbagliati i risultati numerici, ma non la loro tendenza.
Ing non so se farle i complimenti o .. se devo cominciare a preoccuparmi smile25
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ing.orso
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Messaggio da ing.orso »

la seconda :wink:
E' ora di cambiare: nessuno tocchi Abele...e le Vipere.
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