A mio parere la difficoltà delle gare va graduata con attenzione mantenendo un occhio allo scopo di questo sport, che è innanzitutto quello di divertirsi. Mi riferisco in particolare ai percorsi f.u.l.l.
Qualche anno fa quando si faceva il percorso unico con 3 sagome per piazzola di cui quella centrale in comune tra d.e.p.o. e f.u.l.l., si stava più insieme e tutti o quasi riuscivano ad abbattere almeno la metà circa dei bersagli. Poi per problemi di capienza e durata delle gare si è passati al percorso separato.
Questa scelta la trovo assolutamente giusta e adeguata per le gare più importanti, come quelle di campionato nazionale, dove il numero di partecipanti è elevato ed inoltre è giusto essere esigenti e selettivi tracciando una gara tecnica.
Ma per gare locali, amichevoli e varie ... un percorso f.u.l.l. molto tecnico, con media delle distanze oltre i 40 metri, nessun tiro corto o quasi e presenza assillante di ridotte, mi sembra francamente eccessivo e frustrante oltre che monotono (tiro lungo ... tiro lungo ... tiro lunghissimo ... tiro lungo ... ancora 2 lunghi ...) per un tiratore di livello medio o diciamo pure medio-basso (personalmente mi metto in questa categoria) che magari si diverta pure a utilizzare una springer.
E inoltre, dato il numero non elevato di partecipanti, lo sdoppiamento del percorso non è giustificato: passare 4 ore in tre persone e con le piazzole accanto simpaticamente "rumorose" mi sembra più divertente che passarle in due, lontani dal resto degli amici, con rare possibilità di scambio di idee se non nella convivialità che conclude la gara.
Quindi, a mio parere, una cosa giusta e ragionevole sarebbe graduare la difficoltà con questo criterio:
Gare di campionato nazionale: max difficoltà e tecnicità, percorsi separati
Gare amichevoli e locali: percorso unico, difficoltà elevata solo per alcuni tiri ma ragionevole semplicità per il 50-60% dei bersagli; e magari 40 sagome anzichè 50, per finire un po' prima ...
Gare interregionali: una cosa intermedia tra le due di cui sopra
Tanto chi è più bravo emerge sempre, magari vincerà a 47-48 su 50 anziché a 28, ma i più scarsetti chiuderanno almeno a 20-25 anzichè con un mortificante 7-8 su 50 che ti lascia la sensazione di stare a perder tempo e che sia meglio cambiare sport
Personalmente, anche se questo conta poco, dopo l'ennesima delusione ho deciso di lasciar perdere il f.u.l.l. (ho già venduto la HW977 che pure avevo amorevolmente accuratizzato con l'aiuto di Max e i consigli di Acki e tanti altri amici) e tornare definitivamente alla d.e.p.o. che trovo più divertente
Dico quanto sopra non con la volontà di criticare chi fa le cose con passione, impegno e sacrificio, ma in senso costruttivo, con tutta la simpatia che da anni nutro per questa disciplina sportiva e la voglia di vederla crescere anche numericamente, oltre all'affetto per tutti gli amici e bellissime persone che gestiscono e frequentano i nostri campi

Però è quello che penso, e credo che sia meglio dirlo piuttosto che tacere