solo a livello di chiacchera debbo dire che la dicotimia agonismo-gioco è vera fino ad un certo punto così non fosse ad oggi nulla di ciò che costituisce una moderna auto da F1 ( ma è solo un esempio) esisterebbe, anzi la sperimentazione sui circuiti di gara è di solito il tracciapista per la produzione di serie e non il contrario, se veramente fosse il contrario il primo che ha montato un ruotone custom maggiorato per la stima delle distanze avrebbe tratto illecito vantaggio ? e chi ha acquistato una carabina derivata da una C10 match pluriregolabile altro illecito vantaggio ? e chi ancora ha acquistato particolari custom ( anche meccanica interna per la sua carabina ) non lo ha forse fatto più di chi si appoggia su un supporto da 5 o 15 cm ? ma rovesciando la frittata quante di queste " invenzioni" hanno fatto più male che bene al malcapitato tiratore ? vogliamo fare esempi di carabine che grazie ai supporti esagerati diventavano delle altalene o di altre con calciature talmente pesanti e sbilanciate da essere non impugnabili o di cinghie impropriamente utilizzate che trasmettevano molte più vibrazioni e sollecitazioni all'arma di quante non ne avrebbe avuto senza ? ed ancora per dire la mia , se qualcuno di questi signori ha avuto fortuna di salire sul podio potrebbe dire che ha vinto NONOSTANTE gli accrocchi e non "grazie ad essi" ....ma è un mio parere personalissimo.Steve ha scritto:Ricordo anche io delle customizzazioni bellissime...e trovo la sperimentazione un lato ludico da non tralasciare.
Se però questo lo trasferiamo su un livello agonistico...dove l'atleta si prepara e dove il desiderio di arrivare più in alto possibile in classifica la fa da padrona(agonismo) beh, le regole andrebbero scritte soprattutto se si ottiene un certo vantaggio con un accorgimento rispetto agli avversari.
Quindi , il punto forse , è trovarsi di fronte a due argomenti anzi due livelli d'argomento di una stessa materia e dove l'uno non è più importante dell'altro...dipende da chi lo osserva .
A modesto personale parere.
Ciao
Per quanto riguarda poi il desiderio che l'attività agonistica si trovi allineata con quella del resto del mondo per regole, regolamenti e varie....bhè prima facciamo almeno in modo che il resto del mondo vada d'accordo ( cosa che adesso non è che accada in modo esattamente perfetto) e poi se vorremo sportivamente e agonisticamente adeguarci lo faremo in caso contrario i baldi atleti che si dilettano nelle tenzoni fuori confini si premureranno di attenersi fin dai patrii giochi alle regole che penseranno di trovare in campo.
Ciao