Filippo M ha scritto:Forse non mi sono spiegato nel mio post precedente, minore/maggiore profondità di campo.
Ciò che volevo dire è che (prove alla mano su diverse ottiche) togliendo l'infinito ad un'ottica quindi ridurne la distanza max ad una certa - 50/60/70/ecc - si riducono le capacità di mettere a fuoco nettamente tra i 40 e i 50 metri... perché sembra sempre tutto a fuoco e non si notano degli stacchi netti come su un'ottica con infinito e parallasse minima poco "tirata". Quindi forse la profondità di campo nelle ottiche portate al loro minimo di messa a fuoco è maggiore che nelle altre.
In uno scambio di email avuto con un ingegnere tedesco della SB questi mi confermava la mia teoria tant'è che se non l'avessi venduta già avevo un preventivo in mano per spedirla in fabbrica e portare la parallasse minima + su.
Di Leupold Competition ne ho 3, due 40 X ed un 45 X, e riparallassarli è molto facile.
Un giorno, nell'intento di verificare se stimano meglio riparallassati o con la distanza massima regolata all'infinito, ho preso i due 40 X, uno col parallasse regolato in modo da avere la distanza massima regolata all'infinito e l'altro con il parallasse regolato in modo da avere come distanza minima gli 8 metri e li ho confrontati per un intero pomeriggio.
Quello col parallasse regolato in modo da avere l'infinito sfocava più nettamente, ma sulla ruota le linee delle distanze erano più ravvicinate.
Mentre quello col parallasse regolato in modo da avere a fuoco gli 8 metri sfocava meno nettamente ma aveva maggiore spazio tra le linee sulla ruota.
La variazione nella stima delle distanze è stata per entrambi di 2 metri, per uno spalmati su una maggiore porzione di ruota, per l'altro su una porzione più piccola, ma sempre di 2 metri si trattava.
Ho poi scelto di usarli riparallassati per avere un maggiore spazio su cui scrivere sulla ruota, ma per il resto credo che un'opzione valesse l'altra.
Per quanto riguarda S&B so che ad alcuni tiratori che avevano rispedito l'ottica in ditta lamentando la scarsa affidabilità della stima avevano sostituito il cinematismo del parallasse facendo in modo che sfocasse più nettamente, ma al prezzo di una riduzione dello spazio tra le distanze sulla ruota.
Quindi ne deduco che a livello di precisione di stima intervenendo meccanicamente sulla regolazione del parallasse o sul cinematismo dello stesso in realtà non cambi nulla, se non a livello di preferenze personali.
Credo, e dico credo perchè non ho competenze specifiche, che per avere una buona capacità di stima si debba partire in fase di progettazione con uno schema ottico mirato per questa specifica caratteristica, avendo poi anche cura di scegliere materiali poco ed omogeneamente sensibili alle dilatazione termiche.
Bisognerebbe anche sapere in che fascia di prezzo e qualità intenda collocarsi questo costruttore.
Dario