1) Qualcuno all'estero pare lo faccia;Dario ha scritto:A mio avviso l'uso del paletto è da negare perchè:furettino ha scritto:Siamo perfettamente daccordo della disquisizione puramente accademica ma visto che taluni tiratori vorrebbero utilizzare il paletto (e talvolta io sono tra uno di questi), non vedo per quale ragione non si possa disquisire per raggiungere una razionale e condivisibile posizione al riguardo.
La discussione ha solo, per quanto mi riguarda, questo fine: raggiungere una ragionevole motivazione per negare e/o consentire l'uso del paletto nelle stime. Tutto li.
L'utilità o meno dell'appoggio è relativa; ciò che conta è l'omogeneità, per quanto possibile, dei comportamenti in gara dei tiratori.
1° Nelle gare all'estero non l'ho mai visto usare da nessuno, per cui per avere un'omogeneità di comportamento direi che sia meglio non usarlo.
2° Poi andrebbe regolamentata anche la forma e l'altezza del paletto, quando non c'è perchè è sostituito ad esempio da una pianta o da un masso ci sarebbe sia chi alzerebbe il muro del pianto perchè non c'è o vorrebbe appoggiarsi sul masso, ecc. ecc.
3° Il suo uso è consentito nell'Hunter Field Target, e non mi sembra il caso di "inventarci" una terza specialità ibrida.
4° Qualcuno potrebbe voler usare un cavalletto o uno sgabello, perchè in fondo è sempre un appoggio esterno al tiratore tanto quanto il paletto, perchè dovrebbe essere proibito?
5° Perchè contravviene ad una delle regole fondanti del F.T. ovvero che la carabina deve appoggiare solo sul tiratore.
Dario
2) Non regolamenti nulla usi quello che c'è: palo se palo, painta se pianta.
3) Non è propriamente così; sparare è una cosa stimare è un'altra;
4) Alt si parlava di paletto delimitatore della piazzola e non di ammenicoli che ci si porta al seguito;
5) ribadisco il paletto si usa per la stima e non per sparare; quando spari usi te stesso.
Per Acki
Il fatto che tu non abbia mai visto nessuno non vuol dire assolutamente nulla; io l'ho fatto più volte e come me anche altre persone.
Ma, per tornare a bomba, il problema è individuare ragionevoli argomentazioni che possano sostenere la tesi del si o del no.
Ho visto o non ho visto, in Burundi lo fanno in Svezia no, consentimi, ma lascia il tempo che trova.